Categorie catastali del gruppo D – Caratteristiche

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Le categorie catastali appartenenti al gruppo D (denominate Categorie a Destinazione Speciale) sono caratterizzate di essere legate al mondo produttivo, sia esso industriale, commerciale o agricolo. Affinché rientrino nelle varie categorie gli immobili che si vanno ad accatastare dovranno avere fini di lucro.

Quindi rientrano in questo gruppo le seguenti categorie:

  • D/1 Opifici, fabbriche, capannoni industriali in cui avviene la produzione, che non abbiano le caratteristiche della piccola attività artigianale (in tal caso si utilizzerà la categoria C;
  • D/2 Alberghi, pensioni, locali ricettivi in genere, se di dimensione consistente purché abbiano fini di lucro;
  • D/3 Teatri, sale cinema, sale per concerti e spettacoli e simili con fini di lucro;
  • D/4 Case di cura ed ospedali con fini di lucro (sono esclusi quindi quelli gestiti da organizzazioni No Profit o dal SSN che vanno accatastati come B/2);
  • D/5 Istituto di credito, cambio e assicurazione;
  • D/6 Fabbricati e locali per esercizi sportivi (se non hanno fini di lucro vanno accatastati come C/4);
  • D/7 Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un’attività industriale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni. Esempio gli impianti industriali;
  • D/8 Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un’attività commerciale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni, cioè grandi negozi, centri commerciali, ecc (i piccoli negozi vanno accatastati come C/1);
  • D/9 Edifici galleggianti o sospesi assicurati a punti fissi del suolo, ponti privati soggetti a pedaggio (i ponti pubblici soggetti a pedaggio vanno accatastati come E/2);
  • D/10 Fabbricati per funzioni produttive connesse alle attività agricole (fabbricati rurali)

Determinazione rendita

La determinazione della rendita degli immobili ricadenti in queste categorie non avviene per superficie o volume, ma per stima diretta.

Tale stima deve essere riferita all’intera struttura, compresi spazi coperti/scoperti, con esclusioni di abitazioni del proprietario ed eventuali altri immobili che hanno una rendita propria. Nella valutazione vanno considerati anche gli impianti fissi. Il saggio di fruttuosità è quello riferito al biennio nel quale si sta effettuando la stima.

Una nota a parte meritano i fabbricati rurali (D/10), che hanno caratteristiche diverse dalle categorie precedenti.

  • Se gli immobili sono già presenti in catasto e classati con una delle categorie nel gruppo A, nel gruppo B o nel gruppo C ed hanno le caratteristiche di ruralità si può fare una richiesta di iscrizione negli atti catastali della presenza del requisito di ruralità. (Sono escluse dalla possibilità le abitazioni di lusso, cioè censite come A/1 o A/8).
  • Se l’immobile è censito in un’altra delle categorie D si può presentare un Docfa semplificato come per gli immobili già fabbricati rurali al C.T. e che non hanno perso i requisiti ( vedi allegato circolare 2/2012).
  • Se invece si tratta di un nuovo accatastamento di fabbricato rurale o di una variazione da un edificio precedentemente non rurale, la richiesta di annotazione deve essere presentata insieme il Docfa, allegando le autocertificazioni necessarie.

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