Una delle priorità per i tecnici che lavorano con il catasto è realizzare delle buone planimetrie catastali. Ma quando una categoria catastale si può considerare “buona”?
Fondamentalmente deve essere leggibile e questo vuol dire “pulita” per cui non deve presentare nulla di superfluo, bisogna tenere in mente che la planimetria catastale non è una pianta di progetto.
In particolare la planimetria non deve contere:
- Retinature e arredi
- Campiture, riempimenti, simboli grafici che mettano in evidenza particolari edizili (muri portanti, pilastri, ecc.)
- Elementi grafici superflui su porte d’ingresso, finestre e bussole (es. indicazione del lato di apertura, forma della porta, campiture,ecc.)
- Tratti troppo ravvicinati che possano apparire come un’unico tratto nella planimetria
Una volta chiarito cosa non deve esserci vediamo cosa deve esserci obbligatoriamente.
- Deve rappresentare la sezione di tutti i muri perimetrali e interni, le porte di accesso e interne, le finestre e qualunque luce o apertura
- Va rappresentata la freccia di orientamento al Nord (in un angolo del foglio, preferibilmente in basso a destra)
- Va correttamente indicato il piano o i piani se sono più di uno, preferibilmente immediatamente sotto al disegno della planimetria
- Va indicata l’ altezza del vano in metri con arrotondamento ai 5 cm., se i vani hanno tutti la stessa altezza è sufficiente indicarla una sola volta. Se il vano presenta diverse altezze va indicata la minima e la massima. Se l’altezza in una porzione è inferiore a m 1,50 si rappresenta tale porzione dividendola dal resto con una linea tratteggiata con l’indicazione dell’altezza h= m1,50
- Deve contenere l’ indicazione della destinazione d’uso dei vani accessori e del vano cucina all’interno del vano stesso (non è obbligatorio indicare i vani principali, anzi a volte è preferibile ometterli per evitare di appesantire il disegno)
- Deve contenere gli elementi utili per definire la posizione dell’Unità immobiliare all’interno del fabbricato, ad esempio con un accenno della posizione del vano scala comune, del corridoio di ingresso o del perimetro del corpo di fabbrica
- In assenza di Elaborato Planimetrico (unica unità immobiliare per il fabbricato) vanno indicati almeno tre confini, con l’indicazione della strada e della particella confinante (non va indicato il nome del confinante come sulle vecchie planimetrie). L’indicazione “Altra UIU” è possibile purché ci siano elementi utili per definire la posizione all’interno del fabbricato
- Vanno sempre rappresentate le eventuali pertinenze scoperte, se troppo grandi per essere nella stessa scala della planimetria possono essere inserite anche in altra scheda con scala diversa
Altri consigli e prescrizioni
Le planimetrie vanno disegnate in via preferenziale in scala 1:200, tuttavia per unità immobiliari di dimensione contenuta sono ammesse scala 1:100 o 1:50. Per immobili di grande superficie (ville, castelli) per le unità a destinazione speciale o particolare o ogni qual volta sia ritenuto opportuno e non sia possibile usare la scala 1:200 può essere utilizzata la scala 1:500.
Ogni planimetria deve contenere tutta l’unità immobiliare, anche se su più piani. Tuttavia la planimetria può essere articolata su più schede, qualora non possa essere contenuta in un’unica pagina. È obbligatorio che ogni scheda presenti la stessa scala, salvo i casi in cui questo non sia possibile, come nelle già citate pertinenze scoperte.
È consigliabile per una migliore lettura della planimetria utilizzare diversi spessori di linea. Quello dello spessore di linea nel docfa dei file realizzati con autocad è un annoso problema (insieme alla rappresentezione delle linee tratteggiate) e ne parleremo in un altro articolo.
È importante ricordare inoltre che il disegno su Autocad va sempre realizzato nella scala 1:1 (1 unità video : 1 metro). La scala sarà definita dal cartiglio utilizzato, qui si possono scaricare cartigli già pronti.
Se vuoi sapere come vanno poligonati i singoli ambienti invece puoi leggere questa tabella pro memoria.